In molti ultimamente, viste le recenti restrizioni imposte dal governo per evitare la diffusione del coronavirus, si chiedono come comportarsi con i cani e con gli altri animali domestici in loro possesso.
Qualcuno, nonostante le continue smentite da parte degli addetti ai lavori, ha iniziato a pensare che Fido&Co. possano veicolare questo temibile morbo e ha reagito di conseguenza abbandonando le bestiole per la strada.
Qualcun’altro è convinto (a ragione) che non sia corretto separasi dagli amici a quattrozampe che si è deciso di accudire ma, e questo è il problema, ha cominciato ad adottare misure igieniche estreme e paradossalmente insalubri.
Vediamo allora di far chiarezza sulla questione.
Noi non siamo contagiosi
Gli scienziati, i virologi ed i veterinari sostengono che gli animali domestici, per quanto potenzialmente capaci di contrarre la malattia, non siano da considerarsi veicoli per la diffusione del coronavirus, almeno per quanto riguarda il mondo umano. Questo significa che, come afferma l’OIE, non ci sono ragioni valide per abbandonare cani ed altre bestiole, per abbatterle o per adottare misure preventive estreme. Se è vero insomma che un qualsiasi amico a quattrozampe può effettivamente ammalarsi di coronavirus è anche vero che per quanto riguarda gli esseri umani, il contagio avviene soltanto entrando in contatto con individui della stessa specie.
A rassicurarci in proposito è intervenuta anche la Croce Rossa Italiana che come riporta un articolo sul sito https://www.pianetadonne.blog, ha addirittura lanciato una campagna di sensibilizzazione sull’argomento sfruttando a tale scopo alcuni tra i principali social ad oggi in uso (avrete sicuramente visto da qualche parte l’hastag #NOINONSIAAMOCONTAGIOSI).
Il concetto non è difficile da afferrare, ma la paura ed il numero di morti già mietuti da questo temibile morbo purtroppo in molti casi sembrano avere la meglio sulla razionalità.
Le raccomandazioni
Detto questo, per correttezza, dobbiamo comunque specificare che chiunque pensi di aver contratto il covid-19, di poter essere un paziente asintomatico o un malato in forma lieve oppure ancora un soggetto a rischio farebbe bene ad evitare il contatto con la sua bestiola e comunque ad attenersi ad un preciso protocollo per la profilassi.
In particolare sarebbe il caso di lavare sempre le mani una volta tornato a casa o dopo aver toccato gli animali e gli oggetti da loro comunemente utilizzati. Chiaramente, almeno per adesso, sarebbe consigliabile rinunciare anche all’abitudine di baciare la bestiola, di farsi leccare o di condividere con lei i nostri pasti.
Qualora si ritenesse probabile che il cane o che qualsiasi altro animale da compagnia presente in casa abbia contratto la malattia, ci si dovrà invece rivolgere subito al veterinario il quale si premurerà di contattare l’Advisory Group per covid-19/animali.
Come pulire le zampe dei nostri amici animali
Un’altra abitudine che soprattutto di questi tempi dovrebbe essere rispettata con particolare attenzione è quella di pulire le zampine dei nostri animali da compagnia, in particolar modo di quelli che trascorrono delle ore fuori casa.
Ora, chiariamo subito una cosa: a tale scopo basterà munirsi di materiali per la detersione e per la disinfezione, dei prodotti insomma normalmente utilizzati quando si provvede all’igiene delle bestiole. Tali saponi sono reperibili nei negozi dedicati oppure online. In questo frangente però si procederà prestando particolare attenzione ai polpastrelli ed al musetto.
Per quanto riguarda quest’ultimo sarà bene stare molto attenti agli occhi ed in generale alle mucose perché qualsiasi tipo di detergente, se mal utilizzato, potrà alla lunga produrre delle fastidiose lesioni.
No candeggina!
Alcuni però durante questa lunghissima quarantena, hanno preso abitudini purtroppo un po’ diverse da quelle or ora descritte. Molti hanno infatti ritenuto opportuno esacerbare queste misure diffondendo la falsa informazione che sarebbe meglio lavare le zampette di cani, gatti ed altri animali domestici con della candeggina diluita o addirittura nella sua forma pura. Questa prassi è a dir poco assurda: non soltanto le bestiole potrebbero incappare in danni molto seri ma addirittura correrebbero il rischio di avvelenarsi semplicemente leccando il loro corpo dopo aver fatto il bagnetto.
Ancora più pericolosa è la pratica di usare la candeggina per detergere il muso. Questo comportamento potrebbe costringere infatti il povero animale a sopportare dolorosissime erosioni della zona trattata ed a vomitare di continuo.
Tenete presente peraltro che di questi tempi il veterinario sarà reperibile solo telefonicamente, dato che lo studio medico di riferimento dovrà restare chiuso per legge sino al nuovo contrordine. Lavare Fido nella candeggina è una pessima idea, capace di arrecargli danni più o meno gravi alla salute e sofferenze che difficilmente si potranno guarire senza una visita medica de visu.
Sì quindi ad acqua e sapone neutro ed alle salviette detergenti a base di clorexidina, no categorico invece a candeggina, a detergenti fai da te ed a suggerimenti pseudosanitari provenienti da fonti di informazione non verificate e poco credibili.