Malasanità è un termine entrato nel vocabolario italiano che indica una situazione medico ospedaliera che ha causato un danno al paziente. Se ne sente parlare molto spesso, anche nei casi di cronaca, quando emergono comportamenti errati del personale medico o delle strutture sanitarie.

A parlare per la prima volta di malasanità (mala praxis), riferendosi al lavoro medico, fu Sir William Blackstone, giurista inglese, nei Commentaries on the Laws of England e poi il termine iniziò ad essere utilizzato nel XVII secolo anche dai giornali medici.

In questo articolo vediamo cosa significa la parola malasanità e quali sono i casi più frequenti che coinvolgono i pazienti o i loro famigliari in situazioni negative per la salute.

Malasanità

La malasanità si manifesta in una serie di comportamenti sbagliati che possono coinvolgere sia gli ospedali che i medici. Può essere attribuita ad un errore medico o a una mancanza di cure. In entrambi i casi la malasanità può portare ad un danno per il paziente, per colpa di un intervento chirurgico mal eseguito, per una diagnosi sbagliata o per cure non adeguate.

Il paziente che subisce un danno in una struttura ospedaliera o per negligenza di un medico può sporgere denuncia affinché il suo caso venga preso in esame dai tribunali competenti. Quindi si tratta di un aspetto fondamentale da considerare in tutto quello che è previsto dall’articolo 32 della Costituzione e in quello che rappresenta per il rispetto e la garanzia del diritto alla salute.

Risarcimento del danno

La malasanità può produrre danni molto seri e permanenti che stravolgono completamente la vita di un paziente. In quel caso, quando le lesioni sono attestate da una perizia medico legale, si può richiedere un risarcimento economico a causa della malasanità.

Esso può essere di natura patrimoniale, qualora si verifichino perdita del posto di lavoro o mancato guadagno, oppure un risarcimento per danni psicologici e morali per il trauma subito. Come riportato sul sito https://www.risarcimentosalute.it/, fra l’azione civile e quella penale è meno rischioso per l’esito finale intraprendere la prima, perché per avere ragione con una causa penale bisogna dimostrare con certezza assoluta che sia stata la cattiva condotta del medico a causare il danno.

Bisogna però fare dei distinguo, ovvero non confondere gravi episodi causati da errori medici con situazioni di malasanità più lievi, seppur fastidiose, come disservizi e problematiche che non provocano un danno fisico permanente al paziente. In questo caso non si può ottenere un risarcimento per colpa dei medici.

Cos’è la responsabilità medica

La responsabilità medica è strettamente correlata alla malasanità, in quanto si verifica quando il paziente subisce un grave danno, permanente o mortale per colpa del medico o della struttura sanitaria. Nei casi accertati, i pazienti o i loro famigliari, hanno diritto ad un risarcimento economico. Quelli più frequenti riguardano comportamenti lesivi avvenuti in sala parto, in ambito di chirurgia generale e in ortopedia.

La malasanità si traduce in un’alta percentuale di errori terapeutici ed in un altrettanto significativo numero di errori diagnostici. Ricordiamo che i medici, così come gli ospedali, devono operare nel rispetto delle norme igienico-sanitarie imposte dalla legge e seguire le linee guida vigenti.

D’altra parte non possiamo dimenticare che un professionista della salute all’inizio della sua carriera ha sottoscritto il giuramento di Ippocrate (qui nelle due versioni antica a moderna). Egli ha giurato di perseguire la tutela e la difesa della vita cercando di alleviare la sofferenza del paziente, informandolo sul suo stato di salute.

Cosa fare per evitare la malasanità

Purtroppo non possiamo avere la certezza di non incorrere in un errore medico ma possiamo cominciare con il rivolgerci soltanto a professionisti preparati e strutture mediche qualificate. Ci sono dei comportamenti preventivi che ci aiutano a mantenere uno stato di salute ottimale, al fine di posticipare il ricorso alle cure mediche. Per evitare la malasanità è molto importante informarsi bene e condividere con il medico il quadro clinico.

Se devi affrontare un’operazione chirurgica non urgente è sempre bene sentire più d’uno specialista, per capire se i pareri medici sono condivisi. Ricorda di leggere fino all’ultima riga il consenso informato perché non farlo potrebbe in futuro riservarti spiacevoli sorprese. Nel nostro Paese esistono dei siti specializzati nella ricerca delle migliori strutture sanitarie in base alla patologia trattata.

Malasanità in Italia

Difficile reperire dati certi sulla situazione relativa alla salute dei pazienti in Italia, in quanto le statistiche esistenti sono spesso molto diverse l’una dall’altra. Anche a livello europeo e mondiale si evince però come la situazione sia in alcuni casi drammatica e quanto siano diffusi gli errori medici.

Uno degli episodi più frequenti che riguardano la malasanità è quello che vede danni provocati da una scarsa igiene sanitaria. Quello delle infezioni che si contraggono in molte strutture sanitarie è un aspetto non trascurabile e possono riguardare il tratto urinario, le vie respiratorie, il sangue. In molti casi le infezioni si diffondono all’interno di una sala operatoria e questo francamente appare incredibile, in quanto per definizione dovrebbe essere un ambiente asettico e protetto. Altrettanto rilevanti i danni gravi o la morte derivanti dall’assenza di una diagnosi precoce e di una conseguente terapia.

I settori in cui si riscontrano maggiori errori medici sono quelli della traumatologia e dell’ortopedia, quello della chirurgia generale, il Pronto Soccorso e la ginecologia. Va anche detto, a difesa del sistema sanitario nazionale, che negli ultimi anni le eccellenze sono aumentate e nettamente migliorate le cure. Per contro però si continua a lesinare sulla pelle del paziente, visto che la sanità pubblica è continuamente sottoposta a tagli economici, che si traducono poi in un minor numero di posti letto e quindi a meno assistenza nelle strutture mediche.

Categorie: Salute

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