Disinfettare una ferita nel modo giusto evitando rischi per la salute. Questa è una priorità in caso di piccoli incidenti che possono accadere nella vita di tutti i giorni.
Affettare velocemente una zucchina per preparare un gustoso piatto di pasta ed affettarsi un dito nel mentre capita a tutti, almeno una volta nella vita (ed anche ai migliori cuochi). In questo articolo vedremo nel dettaglio come disinfettare una ferita evitando infezioni, quali prodotti utilizzare e quali accortezze rispettare per guarire in pochissimo tempo e senza alcuna conseguenza.
Prima di tutto vediamo quali tipi di ferite esistono:
- Ferita superficiale
- Ferita profonda
- Ferita che ha coinvolto gli strati sottostanti alla cute
- Ferita penetrante
- Ferita che ha danneggiato uno o più organo interno
In caso di ferita che ha coinvolto gli strati sottostanti della cute, che è stata penetrante o peggio, ha danneggiato organi interni è assolutamente indispensabile chiamare immediatamente i soccorsi o farsi accompagnare velocemente in ospedale. In caso di ferita profonda, se pur meno pericolosa degli altri tipi, è importante recarsi al più vicino pronto soccorso per una valutazione ed una medicazione appropriate. E’ probabile infatti, in questo caso, che siano necessari dei punti di sutura.
Vediamo invece come disinfettare una ferita superficiale in poche e semplici mosse:
- Tamponare la ferita con un tovagliolo o asciugamano puliti esercitando una leggera pressione solamente sul taglio. Aspettare che l’emorragia si interrompa
- Lavare molto bene la ferita facendo attenzione ad eliminare eventuali agenti esterni (piccoli frammenti di vetro, sporcizia, spine). Mettere la ferita sotto l’acqua corrente con un po’ di sapone. Non usare un getto d’acqua violento!
- Se disponibile, utilizzare un disinfettante per ridurre ancora di più il rischio di infezione. Va benissimo la comune acqua ossigenata ma anche altri tipi di disinfettanti esistenti in commercio, in particolare quelli a base di cloro ed iodio. Evitare i prodotti che contengono alcool e controllare la data di scadenza del disinfettante, in caso non fosse scaduto ma aperto da molto tempo è importante considerare che l’efficacia risulterebbe scarsa
- Lasciar asciugare il disinfettante applicato sulla ferita
- Applicare la medicazione ovvero un cerotto o una garza
E se la ferita è infetta?
Per capire se la ferita è infetta è necessario osservarla per qualche giorno.
Vediamo i campanelli di allarme di una ferita infetta:
- La ferita non guarisce bene
- La pelle intorno la ferita appare arrossata
- Sensazione di dolore e/o bruciore
- Sensazione di forte calore nella zona intorno la ferita
In caso si presenti uno o più di questi punti è necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia che potrà valutare bene la ferita e, se necessario, prescrivere un ciclo di antibiotici per risolvere l’infezione in atto. In generale è importante ricordare che qualsiasi tipo di ferita, anche quelle molto superficiali, aprono un varco ai batteri mettendo così a rischio di infezione l’organismo.
Come riconoscere una ferita infetta da tetano?
Non è possibile riconoscere una ferita che porta, successivamente, a contrarre il tetano. Il batterio Chlostridium Tetani, comunemente conosciuto come tetano, è davvero molto diffuso e si trova negli ambienti più disparati. Si sa infatti che il pericolo di contrarre il tetano è alto in caso ci si tagli con un oggetto arrugginito, tuttavia si corre lo stesso rischio anche facendo giardinaggio o a seguito di un’abrasione da asfalto.
Fortunatamente esiste da molto tempo un vaccino che protegge dal tetano e che deve essere somministrato ogni 10 anni. In caso di mancanza di copertura del vaccino è importante contattare il proprio medico a seguito di una ferita per sottoporsi, eventualmente, al trattamento antitetanico che deve essere somministrato entro 24 ore dal taglio.
Anche in caso di ferite lievi o piccole escoriazioni è sempre importante adottare queste accortezze per dimenticarsi in fretta del piccolo incidente e non subire alcun tipo di conseguenze.