La sedia, da sempre, ha stuzzicato la fantasia degli artigiani prima e dei designer dopo. La vera trasformazione, però, si è avuta quando sedie e poltrone sono entrate nella produzione industriale. I designer hanno dovuto dare il massimo per fondere innovazione, funzionalità e originalità. Non ci sono riusciti proprio tutti, ma alcuni hanno fatto la storia di questo accessorio, grazie alle loro creazioni!
Poltrona LC2 di Le Corbusier
Possiamo considerarla un’icona del design moderno, nonostante sia stata presentata al Salone d’Autunno di Parigi nel 1928! Questo oggetto era innovazione all’ennesima potenza se si pensa alla sua struttura in tubolare d’acciaio. Design compatto, minimalista ma unico e tutt’ora molto originale ed elegante.
Poltrona Barcelona di Mies va der Rohe
Progettata nel 1929 e presentata al padiglione tedesco all’Esposizione Universale di Barcellona, la poltrona Barcelona doveva rappresentare una seduta degna dei Reali di Spagna e per fare questo, l’ideatore, si è ispirato allo stile dell’antica Roma. Alle forme imperiali dell’epoca, il creatore, ha aggiunto la comodità e materiali ultramoderni. La struttura, infatti, è in acciaio cromato e i cuscini sono in pelle trapuntata a mano.
Sedia Thonet S32 di Marcel Breuer
Questo è sicuramente il modello più famoso e conosciuto dell’azienda Thonet, progettata da Marcel Breuer, il designer ungherese che ha fatto grande il Bauhaus. La S32 è una sedia a sbalzo, con struttura in tubolare d’acciaio continuo. La forma infatti viene data dalle piegature del tubo, non sono presenti tagli e giunzioni. Alla presentazione, nel 1930, proponeva un design altamente innovativo tanto che è arrivata ai giorni nostri mantenendo il suo stile inossidabile e sempre attuale.
Poltrona 41 Paimio di Alvar Aalto
L’architetto finlandese, conosciuto da tutti per le sue forme bizzarre, può essere considerato il vero padre del Movimento Moderno e basta osservare alcune sue produzioni per capire i perché. La poltrona Paimio, progettata per un sanatorio nel 1932, è la perfetta fusione tra funzionalità e design. Lo studio di Aalto non si limitò al semplice design, ma tenne consto anche degli aspetti psicologici dell’ambiente che avrebbe accolto le sue creazioni: fu così che scelse il legno, più caldo e confortevole, piuttosto che l’acciaio che andava di moda in quel periodo. Le forme morbide, accoglienti, quasi protettive, hanno trasformato questo oggetto in un punto fermo della progettazione e del design, tanto da entrare stabilmente a far parte della collezione del MoMA di New York e del Museo di Helsinki.
Poltrona Egg di Arne Jacobsen
Arriviamo al 1958 per vedere la creazione dell’architetto danese: la Egg Chair. Questo modello fu studiato per arredare le parti comuni del Royal Hotel di Copenhagen. La sua forma, come dice il nome, venne ispirata da un uovo!