Come indossare l’animalier? Almeno una volta ce lo siamo chieste un po’ tutte dato che questa texture può al contempo colpire nel segno e risultare volgare se non abbinata correttamente al resto del vestiario. Ecco allora qualche suggerimento utile.
Animalier: consigli di stile
Avete presente quelle magliette leopardate? Quelle borsette tigrate? Bene, vestiti ed accessori possono essere realizzati in maniera da ricordare il manto di un animale e prendono in questo caso il nome di abiti animalier.
Chi non è proprio abituato ad indossare questo genere di texture, ma si è finalmente deciso ad osare farebbe bene ad iniziare da qualche piccolo accessorio. Vanno bene una cintura, un foulard, una ballerina leopardata o una pochette. L’unica cosa che conta è che l’accessorio scelto sia l’unico facente parte della categoria dell’animalier e che venga abbinato ad abiti dai colori abbastanza neutri.
Maglie e camicie
Quando poi si inizia a prendere un po’ di confidenza con questo stile si potrà indossare anche qualcosa di più impegnativo, magari una maglietta o una camicetta. Il suggerimento è quello di abbinarle al denim e, tanto per andare sul sicuro, con accessori neri monotinta. Sul viso non guasterebbe un rossetto di un bel rosso sgargiante a patto comunque che né questo né la blusa siano eccessivamente vistosi.
Gonna animalier
E se invece si volesse indossare una bella gonna animalier? Beh, per non sconfinare nel kitsch il suggerimento è quello di fare largo uso degli abbinamenti tono su tono e di tagli non troppo aderenti. Gli accessori in questo caso andranno rigorosamente scelti tra quelli in tinta unita che richiamino i colori della texture, mentre il trucco sarà sempre molto semplice e naturale.
Abito lungo
Ed ecco il suggerimento per chi invece vuole osare indossando un intero abito in stile animalier. Potrebbe fare la sua figura se abbinato ad un bel chiodo in pelle, a spolverini che riprendano i colori del vestito, a scarpe basse e a borse abbastanza grandi. Se proprio volete azzardare però fatelo aggiungendo una nota di rosso brillante: ne ricaverete un effetto piacevolmente luminoso.
Cappotto
E cosa ne direste di un cappotto leopardato? Beh, in questo caso è meglio cercare degli abbinamenti molto soft, almeno per il giorno (sì, ad esempio, alle sneakers bianche) e più intriganti per la sera (ok alle scarpe con il tacco).
Abbinamenti colori
Si tenga conto infine che un animalier bianco e nero, uno zebrato ad esempio, è sempre semplice da abbinare. Basta evitare i toni del verde e del marrone oppure ancora le tinte pastello, le gradazioni di blu e di beige ed il gioco è fatto. D’altronde questi due colori non colori fanno un ottimo effetto se accostati a tutte le altre tinte sin qui non menzionate ed in particolare al fucsia, al verde brillante, al rosso ed al viola. A proposito di zebrato, non esiste solo il bianco e nero. Per esempio il marchio MSGM, il sito di abbigliamento jole.it ne propone una vasta collezione, in virtù del suo stile fatto di contrasti e colori audaci propone un abito lungo e una camicia in zebrato bianco e rosso.
Diversa è la situazione quando si opta per tigrati e leopardati. In questi casi si suggerisce di scegliere l’abbinamento migliore partendo dalla semplice regola che i capi di abbigliamento aggiunti dovranno riproporre il colore percentualmente meno presente nella texture. Anche in questo caso qualche inserto rosso, corallo o ciclamino non guasta.
Quando si indossa un animalier colorato invece si facciano gli abbinamenti basandosi esclusivamente sulle tinte più scure.
L’animalier per eccellenza: il maculato leopardato
Sicuramente è uno di quelli animalier che tutti abbiamo visto sfoggiare: il leopardato. Il primo stilista a proporre degli abiti così realizzati è stato Christian Dior che nel 1947 scelse questa fantasia per evidenziare la plastica sinuosità del corpo femminile.
Chi però ha davvero saputo valorizzare questa texture è stato Gianni Versace che sdoganò il maculato anche sulla moda maschile ed osò addirittura abbinargli dei colori sgargianti.
Un ampio uso dei tessuti leopardati ha fatto anche Roberto Cavalli che ha puntato soprattutto sull’aspetto più sexy ed intrigante di queste stoffe.
